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Genesi 24

1  Poi Lot uscì da Tsoar e andò ad abitare sul monte insieme con le sue due figlie, perché aveva paura di stare a Tsoar; e si stabilì in una caverna con le sue due figlie.

2  Ora la maggiore disse alla minore: "Nostro padre è vecchio, e non vi è più alcun uomo nel paese che possa unirsi a noi, come si usa su tutta la terra.

3  vieni, facciamo bere del vino a nostro padre e corichiamoci con lui; così potremo assicurare una discendenza a nostro padre".

4  Così quella stessa notte fecero bere del vino al loro padre; e la maggiore entrò e si coricò con suo padre: ed egli non si accorse né quando ella si coricò né quando si levò.

5  All'indomani la maggiore disse alla minore: "ecco, la notte scorsa io mi sono coricata con mio padre; Facciamogli bere del vino anche questa notte; poi tu entra e coricati con lui, affinché possiamo assicurare una discendenza a nostro padre".

6  Anche quella notte fecero bere del vino al loro padre, e la minore andò a coricarsi con lui; ed egli non si accorse né quando ella si coricò né quando si levò.

7  Così le due figlie di Lot rimasero incinte per mezzo del loro padre.

8  La maggiore diede alla luce un figlio, al quale pose nome Moab. Questi è il padre dei Moabiti, che sussistono fino al giorno d'oggi.

9  Anche la minore partorì un figlio, al quale pose nome Ben-Ammi. Questi è il padre degli Ammoniti, ce sussistono fino al giorno d'oggi.

10  Abrahamo si spostò di là andando verso il Neghev, e dimorò fra Kadesh e Shur, poi si stabilì a Gherar.

11  Ora Abrahamo diceva di Sara sua moglie: "E' mia sorella". Così Abimelek re di Gherar, mandò a prendere Sara.

12  Ma DIO venne da Abimelek in un sogno di notte, e gli disse: "ecco, tu stai per morire, a motivo della donna che hai preso, perché ella è sposata".

13  Abimelek però non si era accostato a lei, e disse: "Signore, faresti tu perire una nazione, anche quando fosse giusta?

14  Non mi ha egli detto: "E' mia sorella", e lei stessa ha detto: "E' mio fratello"? Ho fatto questo nell'integrità del mio cuore e con mani innocenti".

15  DIO gli disse nel sogno: "Si, lo so che hai fatto questo nell'integrità del tuo cuore e ti ho quindi impedito dal peccare contro di me; per questo non ti ho permesso di toccarla.

16  Ora dunque restituisci la moglie di quest'uomo, perché è un profeta; ed egli pregherà per te e tu vivrai. Ma se non la restituisci, sappi per certo che tu morrai, tu e tutti i tuoi".

17  Così Abimelek si alzò il mattino presto, chiamò tutti i suoi servi e raccontò loro tutte queste cose, quegli uomini furono presi da grande paura.

18  Poi Abimelek chiamò Abrahamo e gli disse: "Che ci hai fatto? E che cosa ho io fatto contro di te, per aver fatto venire su di me e sul mio regno un peccato così grande? Tu mi hai fatto cose che non si dovevano fare".

19  Poi Abimelek disse ad Abrahamo: "Che cosa pensavi di fare agendo in questo modo?".

20  Abrahamo rispose: "L'ho fatto, perché dicevo fra me: "Certo, in questo luogo non c'è timore di DIO; e mi uccideranno a causa di mia moglie".

21  Inoltre ella è veramente mia sorella, figlia di mio padre, ma non figlia di mia madre; ed è poi divenuta mia moglie.

22  Ora quando DIO mi fece errare lontano dalla casa di mio padre, io le dissi: "Questo è il favore che mi farai; dovunque andremo, dirai di me: E' mio fratello".

23  Allora Abimelek prese pecore, buoi, servi e serve, e li diede ad Abrahamo; e gli restituì sua moglie Sara.

24  Poi Abimelek disse: "Ecco, il mio paese ti sta davanti; dimora dovunque ti piace".

25  E a Sara disse: "Ecco, io ho dato a tuo fratello mille pezzi d'argento; questo servirà per coprire l'offesa fatta a te davanti a tutti quelli che sono con te; così sei giustificata davanti a tutti".

26  Allora Abrahamo pregò DIO, e DIO guarì Abimelek, sua moglie e le sue serve, ed esse poterono partorire.

27  Poiché l'Eterno aveva del tutto resa sterile l'intera casa di Abimelek, a motivo di Sara moglie di Abrahamo.

28  L'Eterno visitò Sara come aveva detto; e l'Eterno fece a Sara come aveva promesso.

29  E Sara concepì e partorì un figlio ad Abrahamo nella sua vecchiaia, al tempo stabilito, che DIO gli aveva detto.

30  E Abrahamo pose nome Isacco al figlio che gli era nato, e che Sara gli aveva partorito.

31  Poi Abrahamo circoncise suo figlio Isacco all'età di otto giorni, come DIO gli aveva comandato.

32  Ora Abrahamo aveva cento anni, quando gli nacque suo figlio Isacco.

33  E Sara disse: "DIO mi ha dato di che ridere; chiunque lo udrà riderà con me".

34  E disse pure: "Chi avrebbe mai detto ad Abrahamo che Sara allatterebbe figli? Poiché io gli ho partorito un figlio nella sua vecchiaia".

35  Il bambino dunque crebbe e fu svezzato; e nel giorno che Isacco fu svezzato Abrahamo fece un gran convito.

36  Ora Sara vide che il figlio partorito ad Abrahamo da Agar, l'egiziana, rideva.

37  Allora ella disse ad Abrahamo: "Scaccia questa serva e suo figlio, perché il figlio di questa serva non dev'essere erede con mio figlio, con Isacco".

38  La cosa dispiacque grandemente ad Abrahamo, a motivo di suo figlio.

39  Ma DIO disse ad Abrahamo: "Non essere addolorato a motivo del ragazzo e della tua serva; dà ascolto a tutto quello che Sara ti dice, perché uscirà da Isacco la discendenza che porterà il tuo nome.

40  Ma egli rispose: "L'Eterno, davanti al quale ho camminato, manderà il suo angelo con te e farà prosperare il tuo viaggio, e tu prenderai per mio figlio una moglie dal mio parentado e dalla casa di mio padre.

41  Sarai sciolto dal giuramento, fattomi, quando sarai andato dal mio parentado; se poi non vorranno dartela, allora sarai sciolto dal giuramento fattomi".

42  Oggi sono arrivato alla fonte e ho detto: "O Eterno, DIO del mio signore Abrahamo, se così ti piace, ti prego di far prosperare il viaggio che ho intrapreso;

43  ecco, io mi fermo presso la fonte d'acqua; fa' che la fanciulla che uscirà ad attingere acqua e alla quale dirò: "Deh, lasciami bere un po' d'acqua dalla tua brocca",

44  e che mi dirà: "Bevi pure e ne attingerò anche per i tuoi cammelli", sia la moglie che l'Eterno ha destinato al figlio del mio signore.

45  Prima che io avessi finito di parlare in cuor mio, ecco uscir fuori Rebecca con la sua brocca sulla spalla; ella scese alla fonte e attinse acqua. Allora io le dissi:

46  "Deh, lasciami bere!". Ed ella si affrettò a calare la brocca dalla spalla e rispose: "Bevi, e darò da bere anche ai tuoi cammelli". Così bevvi io, ed ella diede pure da bere ai cammelli.

47  Allora la interrogai e le dissi: "Di chi sei figlia?". Ella rispose: "Sono figlia di Bethuel, figlio di Nahor, che Milkah gli partorì". Così io le misi l'anello al naso e i braccialetti ai polsi.

48  Poi mi inchinai, adorai l'Eterno e benedissi l'Eterno, il DIO di Abrahamo mio signore, che mi ha condotto per la giusta via a prendere per suo figlio la figlia del fratello del mio signore.

49  E ora, se volete usare benevolenza e fedeltà verso il mio signore, ditemelo; se no, ditemelo lo stesso e io mi volgerò a destra o a sinistra".

50  Allora Labano e Bethuel risposero e dissero: "La cosa procede dall'Eterno; noi non possiamo parlarti né in bene né in male.

51  Ecco, Rebecca è qui davanti a te, prendila, va', e divenga ella la moglie del figlio del tuo signore, come l'Eterno ha detto".

52  Quando il servo di Abrahamo udì le loro parole, si prostrò a terra davanti all'Eterno.

53  Il servo trasse fuori oggetti d'argento e oggetti d'oro e vesti e li diede a Rebecca; e donò pure delle cose preziose al fratello e alla madre di lei.

54  Poi mangiarono e bevvero, egli e gli uomini che erano con lui, e si fermarono per la notte. Alzatisi al mattino, il servo disse: "Lasciatemi tornare dal mio signore".

55  Il fratello e la madre di Rebecca dissero: "Lascia che la fanciulla rimanga alcuni giorni con noi, almeno una diecina; poi se ne può andare".

56  Ma egli rispose loro: "Non mi trattenete, perché l'Eterno ha fatto prosperare il mio viaggio; lasciatemi partire, affinché io me ne torni dal mio signore".

57  Allora essi dissero: "Chiamiamo la fanciulla e chiediamo a lei stessa".

58  Allora chiamarono Rebecca e le dissero: "Vuoi andare con quest'uomo?". Ella rispose: "Si, andrò".

59  Così lasciarono andare Rebecca loro sorella e la sua balia col servo di Abrahamo e i suoi uomini.

60  E benedissero Rebecca e le dissero: "Sorella nostra, possa tu divenire madre di migliaia di miriadi e possa la tua discendenza possedere la porta dei suoi nemici".

61  Allora Rebecca e le sue serve si levarono, montarono sui cammelli e seguirono quell'uomo. Così il servo prese Rebecca e se ne andò.

62  Or Isacco era tornato dal pozzo di Lahai-Roi, perché abitava nella regione del Neghev.

63  Isacco era uscito, sul far della sera, per meditare nella campagna; ed egli alzò gli occhi e guardò, ed ecco venire dei cammelli.

64  Anche Rebecca alzò gli occhi e vide Isacco; allora ella smontò in fretta dal cammello,

65  e disse al servo: "Chi è quell'uomo che viene nel campo incontro a noi?". Il servo rispose: "E' il mio signore". Allora ella, preso il velo, si coprì.

66  Poi il servo raccontò a Isacco tutte le cose che aveva fatto.

67  Isacco introdusse Rebecca nella tenda di Sara sua madre e la prese con sé; ella divenne sua moglie ed egli l'amò. Così Isacco fu consolato dopo la morte di sua madre.

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“La grazia del Signore Gesù Cristo sia con voi.” — 1 Corinzi 16