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Genesi 23

1  Ma quegli uomini allungarono le loro mani e tirarono Lot in casa con loro, e chiusero la porta.

2  colpirono quindi di cecità la gente che era alla porta della casa, dal più piccolo al più grande, cosicché si stancarono nel tentativo i trovare la porta.

3  Allora quegli uomini dissero a Lot: "Chi altro hai tu qui? Fa' uscire da questo luogo i tuoi generi, i tuoi figli e le tue figlie, e chiunque tu abbia in città,

4  poiché noi stiamo per distruggere questo luogo, perché il grido dei suoi abitanti è grande davanti all'Eterno e l'Eterno ci ha mandati a distruggerlo".

5  Allora Lot uscì e parlò ai suoi generi che avevano sposato le sue figlie, e disse: "Levatevi, uscite da questo luogo, perché l'Eterno sta per distruggere la città". Ma ai generi parve che egli volesse scherzare.

6  Come spuntò l'alba, gli angeli sollecitarono Lot, dicendo: "Levati, prendi tua moglie e le tue figlie che si trovano qui, affinché tu non perisca nel castigo di questa città".

7  Ma siccome egli si indugiava, quegli uomini presero per mano lui, sua moglie e le sue due figlie, perché l'Eterno aveva avuto misericordia di lui, lo fecero uscire e lo condussero in salvo fuori della città.

8  Come essi li conducevano fuori uno di loro disse: "Fuggi per salvare la tua vita! Non guardare indietro e non ti fermare in alcun luogo della pianura; salvati al monte che tu non abbia a perire!".

9  Ma Lot rispose loro: "No, mio signore!

10  Ecco, il tuo servo ha trovato grazia agli occhi tuoi e tu hai usato grande misericordia verso di me, salvandomi la vita; ma io non riuscirò a raggiungere il monte prima che il disastro mi sopraggiunga ed io perisca.

11  Ecco, questa città è abbastanza vicina per potervi arrivare, ed è piccola. Deh, lascia che io fugga là (non è essa piccola?), e così avrò salva la vita".

12  L'angelo gli disse: "Ecco, io ti concedo anche questa richiesta: di non distruggere la città, di cui hai parlato.

13  Affrettati, fuggi là, perché io non posso fare nulla finché tu vi sia giunto". Perciò quella città fu chiamata Tsoar.

14  Il sole si levava sulla terra quando Lot arrivò a Tsoar.

15  Allora l'Eterno fece piovere dal cielo su Sodoma e Gomorra zolfo e fuoco, da parte dell'Eterno.

16  Così egli distrusse quelle città, tutta la pianura, tutti gli abitanti della città e quanto cresceva sul suolo.

17  Ma la moglie di Lot si volse a guardare indietro e diventò una statua di sale.

18  Abrahamo si levò al mattino presto e andò al luogo dove si era fermato davanti all'Eterno;

19  poi guardò verso Sodoma e Gomorra e verso tutta la regione della pianura, ed ecco vide un fumo che si levava dalla terra, come il fumo di una fornace

20  Così avvenne che, quando DIO distrusse la città della pianura, DIO si ricordò di Abrahamo e fece allontanare Lot di mezzo al disastro, quando distrusse le città dove Lot aveva dimorato.

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“La grazia del Signore Gesù Cristo sia con voi.” — 1 Corinzi 16